Fiori di Pesco

Fiori di Pesco
Caratteristiche
Categoria: Fiori
Opzioni: Caduche, Esterno
Stagione: Inverno, Primavera
Tipologia: Fiore
Introduzione

È una delle più antiche piante da frutto conosciute: era noto già nel 2.000 a.C. dai Babilonesi, mentre per...

Descrizione

È una delle più antiche piante da frutto conosciute: era noto già nel 2.000 a.C. dai Babilonesi, mentre per i Greci era considerato frutto sacro ad Afrodite. Il Fiore di Pesco è una pianta molto facile da coltivare, è adatta anche al giardiniere principiante.

Varietà

Pianta da fiore da esterno. Il Cotogno da Fiore può essere coltivato sia in piena terra che in grandi vasi posizionati in giardino o in terrazza.

Storia e Curiosità

Con il termine Fiore di Pesco si fa riferimento a un piccolo arbusto da fiore, originario di Cina e Giappone. Il suo nome scientifico è Chaenomele Japonica, ma è noto come cotogno da fiore. Tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera sfoggia una profusione di fiori di colore rosso-arancione, che continuano a sbocciare per un paio di mesi. In autunno produce piccole mele gialle o rosse, dal sapore amaro, utilizzate per marmellate e conserve.

Terreno

Predilige terreni ben drenati e non troppo alcalini ma si adatta a qualsiasi terreno e anche ad un clima molto rigido o asciutto. Il successo di queste piante in giardino è proprio dovuto alla loro rusticità.

Annaffiatura

E’ una pianta molto resistente che non teme particolarmente nè il gelo, nè le calde giornate estive; per lo stesso motivo non ha grandi necessità di innaffiature che si rendono indispensabili solo in caso di siccità primaverile, periodo che corrisponde al maggior sviluppo vegetativo (febbraio, marzo e aprile).

Esposizione

Il Fiore di Pesco può essere coltivato sia in penombra che in pieno sole ma sicuramente le fioriture più rigogliose si ottengono ponendo a dimora i chaenomeles in pieno sole, quando il tepore di fine Febbraio irradia tutta la pianta e permette ai boccioli di non sopperire al gelo.

Malattie e Parassiti

Questo piccolo arbusto è talvolta soggetto a clorosi ferrica, se viene tenuto in terreni a Ph troppo elevato e può talvolta essere attaccato da afidi o da cocciniglia.